-
- Un libro in cui eventi storici, letteratura e arte si fondono alle vite dei membri della famiglia Ephrussi. Non è un romanzo, non è una biografia, non è una saga familiare… I Netsuke, stauine giapponesi che passano di mano in mano fino ad arrivare all’autore del libro, sembrano quasi un pretesto per analizzare il passato sotto vari aspetti e punti di vista. Ne esce fuori un racconto indefinibile come genere ma bello nella sua completezza.
Inizialmente si presenta come una lettura inspiegabilmente scorrevole e affascinante. Di fatto l'argomento in sé potrebbe non essere così avvincente se non fosse così ben raccontato. La fluidità dello scrivere rende interessante una storia che altrimenti potrebbe risultare noiosa o dedicata solo ad una piccola nicchia di lettori.
La parte più faticosa della narrazione è quella centrale, arriva dopo il primo centinaio di pagine, qui De Waal entra talmente tanto nel merito dei particolari connessi alla storia che appesantisce il tutto perdendo lo smalto iniziale. Il libro è pieno di riferimenti a personaggi e al loro vissuto storico artistico che, se fanno parte del nostro bagaglio culturale, sono di piacevole comprensione, in caso contrario rendono la lettura poco avvincente e un po’ ostica.
Sono affascinata dall’ erudizione di questo autore e da quella dei suoi antenati, e leggendo queste pagine non posso che provare una punta di rimpianto per non aver vissuto nella cultura fin da piccola, e tuttora più che viverci mi ci affaccio ogni tanto.
È quasi inevitabile, quando si proviene da certe famiglie dove l'arte e il patrimonio conoscitivo vengono respirati fin da piccoli, diventare a propria volta persone colte e avere un’apertura mentale che, da una generazione all’altra, sembra poi entrare a far parte del DNA.
Persone come me, che non provengo da simili famiglie, passeranno forse la vita intera a cercare di colmare certe lacune senza riuscirvi, e magari dovranno ogni tanto andarsi a leggere wikipedia per comprendere meglio di cosa parli un libro come questo.
lunedì 5 agosto 2013
Un'eredità di avorio e ambra di Edmund De Waal
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento