lunedì 15 giugno 2015

L'arte della gioia di Goliarda Sapienza


Parola d'ordine : LIBERTA'  (4,6 stelle)

Premetto che il grande errore che ho fatto con questo libro è stato di "leggerlo in ebook", ovvero prevalentemente di ascoltarlo letto da Alice, la voce di sistema del mio computer.
Questo non è un libro da ascoltare con intonazioni roboticamente approssimative o da leggere sul piccolo schermo del cellulare, è un libro talmente lungo e pieno di tutto che va letto sulla carta, ciancicato, rimuginato e soprattutto sottolineato. Ma è andata così, purtroppo non posso acquistare solo libri cartacei per una pura e volgarissima questione finanziaria.
Tutta questa premessa per dire che in parte, se il libro non mi ha travolta o convinta al 100%, la colpa può essere di questa mia lettura disgraziata.
L'impressione che ho avuto da questo romanzo è che Goliarda Sapienza abbia voluto scrivere un qualcosa di simile ad Anna Karenina di Tolstoj, una storia corale seppur a differenza di Anna Karenina con una protagonista principale molto in evidenza, un grande romanzo che abbraccia un lasso di tempo molto lungo e che affronta tutti i temi riguardanti l'esistenza umana cari all'autrice. A mio parere, seppur la Sapienza sia riuscita a scrivere un'opera di altissimo livello, non eguaglia la perfezione di Tolstoj.
Fondamentalmente il libro narra la vita di Modesta, una protagonista moderna e libera nel suo essere umana, ma per mezzo di questa storia la scrittrice parla moltissimo di politica, di rapporti tra le persone e di sesso, quest'ultimo inteso in modo talmente libero, che potrebbe creare scandalo ancora ai giorni nostri nelle menti un po' bigotte. 
La protagonista ha una morale discutibile, e non mi riferisco a quella sessuale, tuttavia certe sue scelte sono così ben motivate che risulta difficile accusarla e colpevolizzarla. Di fatto la sua vita si basa sulla libertà assoluta, una libertà ricercata continuamente alla quale Modesta sacrifica tutto, perfino i suoi talenti; per Modesta non c'è niente che valga di più del suo sentirsi libera da vincoli di ogni genere, o almeno questo è ciò che ho compreso io da questo romanzo. Per me, comprendere certi atteggiamenti è quasi impossibile, perchè purtroppo, e lo dico con invidia, non sono Modesta; non ho il suo coraggio nel lasciare tutto indietro, nello spezzare i legami, nel tagliare ciò che ostacola la ricerca della gioia incarnata dalla libertà profonda e totale.
Le motivazioni che non mi hanno fatto amare questo libro in modo assoluto non sono di tipo ideologico, anzi, le idee esposte le reputo per la maggior parte condivisibili.  Nel complesso ho trovato la vicenda un po' forzata, certi accadimenti  mi sono sembrati poco probabili tutti nella stessa vita e nella stessa persona, ma tutto può essere, probabilmente sono io ad aver avuto una vita particolarmente piana e tranquilla, e mi stupisco che possa essere così facile passare da così tante avventure fuori dagli schemi. Verso la fine mi sono anche un po' stancata, ho trovato il racconto eccessivamente lungo; il mio amore per la sintesi  mi ha fatto pensare che comunque l'autrice aveva già detto un'infinità di cose ed espresso concetti in modo magistrale, che molte pagine potevano essere evitate, ma, come ho già detto all'inizio, questa mia noia può essere benissimo derivante da un modo di leggere poco consono.
Nel complesso posso affermare che il libro è molto bello e ingiustamente poco conosciuto, che nonostante queste mie perplessità e avversioni per le troppe pagine usate si tratta di una lettura molto intelligente, colta e ricca di una capacità di pensiero libero invidiabile.

CITAZIONI
“Cercano l'inferno vero per scontare il loro peccato. Ma che altro possono fare se la società li rifiuta, li addita? Loro, niente. Ma solo perché sono ignoranti e zeppi di pregiudizi esattamente come la società che li addita. E mostrano le loro ferite solo per chiedere clemenza alla società che anche loro, soprattutto loro, sentono santa e giusta invece di lottarla.”


“L'amore non è un miracolo, Carlo, è un'arte, un mestiere, un esercizio della mente e dei sensi come un altro. Come suonare uno strumento, ballare, costruire un tavolo.”

“Critico l'atteggiamento del pensiero che è troppo poco differente da quello del vecchio mondo che voi volete combattere. Pensando come pensate voi, nella migliore dell'ipotesi, si costruirà una società che sarà una copia, per giunta scadente, della vecchia società cristiana e borghese.”

“E certo, la mancanza di sonno e di pane dà freddo e anche stranezze ca paura possono sembrare. Il corpo fiaccato non fa barriera ai brutti ricordi, e ai fantasmidella mente si abbandona. ”

“Come in convento, leggi, prigioni, storia edificata dagli uomini. Ma è la donna che ha accettato di tenere le chiavi, guardiana inflessibile del verbo dell'uomo.”

“i morti non vogliono che si muoia con loro, ma che li si tenga in vita, nei pensieri, nella voce, nei gesti”

“Ma il futuro non esiste, o almeno la preoccupazione del futuro per me non esiste. So che soltanto giorno per giorno, ora per ora diventerà presente”

“Anche l'uomo ha una mutilazione. E quale sarebbe? Non può creare carnalmente una vita. E così cerca di dare vita a idee. ”

“Non è cattiva, è ignorante. La bontà, la non cattiveria è un lusso. I poveri, io sono stata povera e lo so, i poveri non hanno il tempo per essere buoni. Come si può essere buoni se si è costretti a lottare per un pezzo di pane?”



“Era bello e confortante essere capita, amata. Era per questo ora se ne rendeva conto che accettava giorno per giorno di dimezzare le sue idee, di impoverire i contenuti, ridurre il suo linguaggio. ”


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