Fuori dal tempo
Questo è un libro fuori dal suo tempo. Probabilmente nel 1979 aveva un suo perché come romanzo di rottura verso un certo tipo di letteratura "perbene", ma a mio parere non regge il tempo che è passato.
Avevo già letto un altro libro di Milena Milani, "La ragazza di nome Giulio", che sinceramente mi aveva colpita, infatti su questo romanzo avevo delle
aspettative maggiori rispetto a ciò che invece ho trovato. Una storia avvitata
su se stessa, pagine intrise più o meno delle stesse cose dall'inizio
alla fine, con una conclusione inutilmente tragica. Mi dispiace dirlo ma
questo per me è un racconto senza senso, con l'unica funzione di essere
portatore della libertà sessuale al femminile della protagonista,
libertà sessuale relativa visto che non viene poi alla fine vissuta in
modo sereno e quasi colpevolizzata dalla stessa. Diciamo che l'ho letto in una serata, ma saltando qua e là, e meno male, perché se ci avessi dedicato più tempo credo che alla fine mi sarei arrabbiata.
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