Novecento letto da Stefano Benni. Audiolibro. CD Audio formato MP3
Editore Feltrinelli
Collana Emons/Feltrinelli
Formato Audiolibro
Pubblicato 04/05/2011
Lingua Italiano
Ah baricco...

Impossibile non affermare che questo monologo teatrale di Baricco sia eccellente. "Novecento" è un condensato di filosofia per certi versi, una grande metafora sulle paure umane, sulla vita e le sue incertezze; il discorso finale in cui il protagonista spiega all'amico perché non è voluto mai scendere dalla nave su cui era nato e su cui ha trascorso tutta la sua vita è stupendo. Ma Baricco si sa, è bravo, talmente bravo che mi sembra finto ed il primo amore provato per lui adesso è stato sostituito da una sorta di diffidenza. Non riesco a leggere questo autore e a sentirlo vero, ogni volta che mi accosto ad una sua opera ne percepisco il valore letterario e spesso inventivo, ma non riesco mai a provare un coinvolgimento tale da considerare i suoi testi capolavori veri e propri. E quando ti fai un'idea a pelle è difficile poi togliertela dalla testa, quando provi una sensazione che non sai spiegare non c'è scrittura perfetta o trama superba che tengano. Probabilmente i miei primi approcci con quest'autore sono stati migliori perché risalenti a qualche anno fa, mi mancava tutta una serie di libri che mi hanno portato ad una maturità di lettrice che adesso mi fa vedere Baricco con occhi diversi. Tornando a "Novecento" è sicuramente un ottimo prodotto letterario, e soprattutto ho avuto la possibilità di assaporarlo nell'interpretazione molto particolare dell'attore teatrale Eugenio Allegri , che sicuramente ha dato una connotazione personale e molto creativa all'opera.
Una storia che ti culla dolcemente con le parole e ti lascia dentro una struggente malinconia.
Citazioni:
"Era d'altronde uno di quegli uomini che amano assistere alla propria vita, ritenendo impropria qualsiasi ambizione a viverla."
"Pioveva la sua vita, davanti a sei occhi, spettacolo quieto."
"Morire di nostalgia per qualcosa che non vivrai mai."
"Il resto del suo tempo lo consumava in una liturgia di abitudini che riuscivano a difenderlo dall'infelicità."