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I punti di Veronesi sono rari e preziosi, riesce a scrivere periodi chilometrici senza metterne nemmeno uno, usando solo le virgole per far prendere un brevissimo respiro, tra i vorticosi pensamenti dell'io narrante. E rende benissimo l'idea di quel frullare dei pensieri che avviene in testa, e quando si pensa spesso i punti non ci sono. Trovo che Veronesi sia molto bravo sia a scrivere che a tirare fuori le storie,anche se questo libro non mi ha coinvolta più di tanto. Di lui avevo già letto Gli Sfiorati (antecedente di dieci anni) e Profezia (posteriore a questo di altri dieci anni)e questo libro, anche per il modo di essere scritto, si pone perfettamente al centro a livello temporale tra i due.
Di spunti di riflessione ce ne sono, sparsi qua e là, quasi buttati a caso, fra i quali mi ha colpito particolarmente la considerazione sull'espianto di organi, nella quale descrive l'essere umano in coma vegetativo come una "carcassa da spolpare di tutti gli organi riutilizzabili". Nel complesso un bel libro, che alterna momenti buffi a momenti di vero pathos.
martedì 13 agosto 2013
La forza del passato di Sandro Veronesi
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