martedì 13 agosto 2013

Nel caffè della gioventù perduta di Patrick Modiano


Molto francese... (3,6 stelle)
Avete presente quei film francesi nebulosi, un po' esistenzialisti, dove i personaggi sono strani e molto diversi dalle persone comuni che di solito frequentiamo, dove alla fine si resta un po' basiti e con la sensazione di non aver afferrato bene il concetto o la storia? Ecco questo libro è un po' così... malinconico e vago come solo i francesi sanno essere.
Ho comprato questo volume sull'onda dell'ispirazione di un altro libro che ho letto, "La libreria del buon romanzo" di L.C. nel quale sono stati inseriti così tanti suggerimenti per buone letture che non potevo non tentarne qualcuna. A dire il vero alcuni di questi romanzi consigliati sono quasi introvabili, così come "Un pedigrée" di Modiano che veniva caldeggiato, e quindi ho finito per acquistare questo, l'unico dell'autore che sono riuscita a reperire.
All'inizio mi sono un po' confusa con  i nomi menzionati e ho trovato difficile ocncentrarmi, poi finalmente sono entrata dentro il racconto avvertendo per tutto il tempo una irrimediabile tristezza...ma tristezza non è il termine esatto per definire il mio stato d'animo; un disagio interiore ineffabile, che non è proprio malinconia e nemmeno angoscia, è qualcosa di più lieve ma allo stesso tempo persistente.
Questo libro è fatto d'aria, e alla fine non capisci bene perchè succede quel che succede, forse proprio perchè il male di vivere c'è e basta, perchè le cose accadono senza un perchè o con una moltitudine di perchè diversi.
Nel complesso non mi è dispiaciuto, ma lascia addosso solo una sensazione e niente più, la storia l'ho già quasi scordata.

Nessun commento: