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- Forse non sono obiettiva quando si parla di Tabucchi ma questo libro mi è piaciuto...diciamo un 3 stelle virgola 8 va...
In parte ricorda Sostiene Pereira ma non lo eguaglia per perfezione di storia e di forma, a parer mio. Le cose in comune con l'altra storia scritta anni prima sono: l'ambientazione in Portogallo ( e qui mi colpisce al cuore perchè è una terra che amo), i soprusi e le torture ad opera del potere su poveri cristi, l'importanza e la verità del giornalismo.
La figura del giornalista Firmino non è nemmeno l'ombra del Dottor Pereira, la figura dell'avvocato donchisciottesco ma consapevole è particolare ma non mi ha coinvolta più di tanto nelle sue elucubrazioni. Tuttavia il libro fila e scorre bene e anche se con il precedente suo fratello sfigura rimane comunque una lettura di tutto rispetto.
giovedì 29 agosto 2013
La testa perduta di Damasceno Monteiro di G.Tabucchi
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