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- Ho preso questo libro in biblioteca dopo che l'avevo regalato ad un'amica la quale me ne aveva parlato molto bene.
E' estremamente poetico specialmente in alcune sue parti.
Nell'insieme forse è un pochino lungo, mi ricorda per la lunghezza e per il racconto generazionale "cent'anni di solitudine", anche se il modo di scrivere è molto diverso da quello di Marquez e la storia raccontata è priva del surrealismo sudamericano. Si tratta di un racconto molto più vicino alla nostra cultura, una storia tutta italiana che potrebbe essere quella dei miei nonni. Mentre leggevo era come se rivivessi i racconti della vita contadina di mia nonna, come se rivedessi le foto degli avi in bianco e nero che custodisco gelosamente in una scatola di latta.
La figura di Annina è quella che mi è rimasta nel cuore, le righe riferite alla sua persona sono poesia pura.
giovedì 29 agosto 2013
Il dolore perfetto di Ugo Riccarelli
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