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- Pagina 130 circa...
Libro non disprezzabile, ma mi aspettavo qualcosa di più o di diverso forse...gran brutta cosa le aspettative, non sono buone amiche della lettura.
Guardo lo spessore del libro e penso quasi con sgomento che sono solo a un sesto della storia...cosa avrà ancora da scrivere, cinque volte altrettanto, oltre ciò che ha già scritto?
La tentazione di abbandonare viene, anche perchè le vicende narrate pur non essendo né scritte male, né stupide, né particolarmente noiose di fatto mi risultano poco interessanti.
Domanda: cosa c’entra il titolo con il libro?
Pagina 200
Ho cominciato a scoprire il significato del titolo...e ad appassionarmi un po’ di più alla storia.
“Ogni giorno aveva a disposizione l’intera giornata per escogitare un modo di vivere dignitoso e soddisfacente, eppure tante possibilità di scelta e tanta libertà sembravano solo renderla più infelice. L’autobiografa è quasi costretta a concludere che si compativa proprio perchè era libera.”
Avverto comunque molta distanza con questi personaggi, soprattutto con il mondo americano, con il modo di vivere e con la quantità di nomi citati di cui ignoro tutto. Non sono una fanatica dell’America e difficilmente riesco a sentirmi coinvolta emotivamente da un romanzo americano.
Pagina 230
Ho scoperto il senso della copertina del libro: Dendroica Cerulea!!!
Pagina 622
Finalmente sono arrivata alla fine della storia...saltando qualche riga qua e là, lo confesso...
Due domande: Ritieni che questo romanzo abbia un valore letterario? SI
Ti è piaciuto? NO
Il dono della sintesi è un valore aggiunto per me, un libro non vale di più perché ha più pagine bensì per ciò che dice e per le emozioni e le riflessioni che mi suscita, e se lo fa in poche righe meglio.
Franzen mi ha sfibrato aggiungendo parole e parole a concetti che a parer mio potevano essere resi in molte meno pagine, non me lo sono gustato, ci sono state parti che non mi interessavano affatto. Troppo , troppo lungo.
domenica 25 agosto 2013
Libertà di J.Franzen
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