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- Questo romanzo presenta fin da subito un intreccio narrativo avvincente e una scrittura priva di orpelli che tuttavia non risulta scarna. Punti morti praticamente non ce ne sono e si corre verso la fine per scoprire il giallo di Sara e del perchè se ne sia andata abbandonando figli e marito da un giorno all'altro. Ma il mistero da svelare più che di fatti si compone di vissuto emotivo.
Pur non essendo alta letteratura questo romanzo pone di fronte ad alcune riflessioni sulla coppia ma soprattutto sulle persone intese come singoli individui che la compongono e offre buoni spunti per pensare. Paragonerei "l'acustica perfetta" alla sua autrice. Daria Bignardi nella veste di giornalista-conduttrice di talk show affronta spesso anche temi importanti e seri senza pesantezza e in modo molto schietto, seguirla è facile, le ore volano in sua compagnia, e così è anche il suo libro.
Mi ha fatto piacere ritrovare ambienti e panorami comuni anche alla mia adolescenza. Quando in un passo ha fatto riferimento alla vicenda di Ermanno Lavorini sono riaffiorati in me ricordi ed emozioni di quando andavo al mare a Marina di Vecchiano e guardavo la foto di quel ragazzo sul piccolo monumento che avevano eretto nel luogo di ritrovamento del suo cadavere.
Un bel libro "leggero" sull'imparare a conoscere, sul saper amare e sul saper lasciare andare.
Citazione:"Quasi quasi, l'ascolto e la vedo meglio ora che non c'è."
lunedì 5 agosto 2013
L'acustica perfetta di D.Bignardi
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