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- Mi ero innamorata de “La Mennulara” e mi sono apprestata fiduciosa a leggere questo romanzo incorrendo in una grande delusione. L’ho trovato tutto fumo e niente arrosto.
Un calderone pieno di tutto e di più, altro che ”nulla immischiato col niente”, il troppo immischiato col tutto! Troppi argomenti sono stati toccati senza essere giustamente approfonditi e a nulla è valsa la sapienza letteraria della Hornby a farmi accettare incongruenze grossolane presenti in questo libro.
L’ho trovato morboso, e non perchè i rapporti descritti siano atipici ,ma perchè sembra che tutto l’atipico possibile sia concentrato nei protagonisti di questo romanzo!
Ogni tanto affiora uno sprazzo di bello ma viene subito offuscato dal troppo.
Ne “il veleno dell’oleandro” troviamo un assaggio di tutto questo:
-omosessualità
-bisessualità
-omosessualita con minori
-perversioni sessuali
-violenza nella coppia
-violenza su immigrati
-sfruttamento degli immigrati
-mafia
-traffico di droga
-anoressia
-solitudine
-incapacità di amare
-amore filiale deluso
-amore estremo
-suicidio
-caccia al tesoro
..... Forse ho dimenticato qualcosa...
Ribadisco che non sono sconcertata dai temi trattati bensì dalla superficialità con cui vengono inseriti tutti assieme in una storia di 216 pagine scritte a caratteri grandi, tutto accennato in un vaso di Pandora che scoperchiato esplode in queste famiglie siciliane, che usano l’Iphone ma che si trovano fuori dal tempo e forse dalla realtà.
martedì 24 settembre 2013
Il veleno dell'oleandro di Simonetta Agnello Hornby
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