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- Questo libro è stato per me sorprendente, non so cosa mi aspettassi ma forse una storia completamente diversa...l’ho scelto basandomi sul titolo e solo dopo ho letto la trama. Se devo dire che nel complesso mi sia piaciuto non posso dirlo, troppo lungo, troppo fantastico...
L’ho iniziato con le migliori intenzioni nonostante non ami il grottesco, mi lascia un disagio addosso inspiegabile. Non amo particolarmente nemmeno le storie surreali, anche se devo ammettere che il surrealismo di Marquez invece mi è piaciuto, più di questo di Bulgakov, forse perchè mi sento più affine al sentire latino piuttosto che al sentire russo.
Spesso per ottenere un premio bisogna faticare...e spesso per arrivare in fondo ad un libro che si rivela bello bisogna fare altrettanto, e così ho continuato a leggerlo.
Ne Il Maestro e Margherita ho durato una fatica enorme con i nomi russi..che mi sembrano tutti uguali e mi fanno perdere il filo della storia perchè confondo i personaggi tra di loro e le loro sorti. Ho durato fatica a seguire i discorsi che fanno i personaggi, così distanti per struttura e per concetto dai dialoghi cui sono abituata, eppure così moderni ed ironici...
Poi arriva il Maestro e parla di amore “L’amore ci aveva sorpreso inatteso e violento come un assassino che sbuchi fuori d’improvviso, e ci aveva pugnalato entrambi.
Così colpisce il fulmine, così colpisce la lama finnica.
Del resto, lei sosteneva in seguito che non avvenne così,
che noi ci amavamo sicuramente
da sempre, senza saperlo, senza esserci mai visti”
E questa frase da sola ricompensa tutta la fatica e da valore a parer mio, che sono soprattutto alla ricerca di sentimenti ed emozioni vibranti, all’intero libro.
lunedì 2 settembre 2013
Il maestro e Margherita di M.Bulgakov
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