Genere letteratura internazionale
Editore:Feltrinelli
Collana:Universale economica
Data uscita:13/05/2004
Pagine:102
Lingua:Italiano
Traduttori:Alessandro Giovanni Gerevini
EAN:9788807818073
Parole chiave laFeltrinelli:NarrativaModerna
Editore:Feltrinelli
Collana:Universale economica
Data uscita:13/05/2004
Pagine:102
Lingua:Italiano
Traduttori:Alessandro Giovanni Gerevini
EAN:9788807818073
Parole chiave laFeltrinelli:NarrativaModerna
Racconti in sordina (3,7 stelle)
Innanzitutto vorrei fare una critica alla casa editrice Feltrinelli a proposito di questo libro, nella presentazione si fa riferimento al tradimento come tema dominante, ma sinceramente a me sembra che si parli soprattutto di vita e di morte; la sensazione è che in questo caso sia stata fatta un'operazione a tarallucci e vino per dirla con parole povere, una presentazione errata, la mancanza del nome del traduttore sul libro... eh no, cara Feltrinelli, stavolta sei stata superficiale. Nel caso di autori stranieri secondo me la traduzione è essenziale, specialmente con lingue ostiche come il giapponese; avendo letto un'altro romanzo della stessa autrice che mi
era parso molto diverso come stile (Honeymoon), ho voluto indagare on line sulla questione traduzione per fare un raffronto tra i due libri, ed ho scoperto che sono stati tradotti da due persone diverse: "Honeymoon" da Giorgio Amitrano, "La piccola ombra" da Giovanni Gerevini. Tutto si spiega.
I racconti qui riuniti sono piacevoli da leggere, ma
restano poco in testa, arrivata alla fine di questo breve libro ho avuto la sensazione
che tutte le io narranti fossero la stessa persona, le protagoniste si assomigliano abbastanza e le storie si mescolano in testa, sembra
un'unica storia anche se di fatto non è così. l'unico racconto che mi ha colpita veramente è
"platani", gli altri restano un marasma confuso.
Il guaio-pregio dei racconti minimalisti è che non vengono
enfatizzati i concetti espressi, quindi ci sono delle frasi
significative e importanti che passano inosservate ad una
prima lettura, forse è questo scrivere in sordina che mi genera scompiglio mentale.
Oltre alla costante della paura della morte improvvisa, intesa come interruzione di un ciclo vitale, ho trovato in queste storie il tema del
cambiamento umano dettato dallo spostamento in un luogo non abituale, in
questo caso il Sudamerica. Certi luoghi dove la natura e il modo di
vivere sono estremi condizionano chi vi abita, o anche
solo chi vi fa un viaggio. La Yoshimoto descrive benissimo le caratteristiche della letteratura sudamericana e dei sudamericani, caratteristiche derivanti molto dall'habitat; le protagoniste giapponesi che si recano in Sudamerica ( qui soprattutto Argentina) alla fine sembrano assorbire certi atteggiamenti e certe peculiarità del luogo e alla fine c'è una sorta di catarsi, arrivano quasi ad accettare di buon grado anche la morte, non più come interruzione di un ciclo vitale bensì come integrazione dello stesso, la singola vita non ci sarà più ma il ciclo vitale continuerà
a ripetersi.
non voglio dire che questa piccola raccolta di racconti
sia un capolavoro, ma non è nemmeno così liscia e insignificante come
potrebbe apparire di primo acchito, sicuramente ci sono delle chicche di
pensiero sulle quali vale la pena soffermarsi.
Citazioni fotografiche:
Cit. da "La piccola ombra" di Banana Yoshimoto, Feltrinelli Editore |
Cit. da "La piccola ombra" di Banana Yoshimoto, Feltrinelli Editore |
Cit. da "La piccola ombra" di Banana Yoshimoto, Feltrinelli Editore |