domenica 16 febbraio 2014

L’inverno a Lisbona di A.M.Molina

Copertina di L'inverno a Lisbona

Ma Lisbona dov’è? 
Ho preso questo libro mossa dalla mia “malattia” per Lisbona, sperando di trovarvi le sue atmosfere, i suoi luoghi a me tanto cari, la sua saudade; ma in questo libro ho soltanto trovato un’atmosfera noir da cinema americano anni quaranta.
Una scrittura abbastanza ricercata ma vagamente stonata, uno stile che pare rifarsi più ad un cliché che ad un’ispirazione autentica.
Dopo una trentina di pagine mi sono resa conto di provare solo noia per una storia inconcludente che non mi pareva celasse nulla di consistente nemmeno nelle sue pieghe più nascoste. Ho provato a sbirciare più avanti e la sensazione è che tutto il libro corresse più o meno sulla stessa lunghezza d’onda e che non succedesse nulla di interessante né a livello emotivo né a livello del racconto.
Per di più Lisbona non c’era.
L’ho abbandonato. Se voglio avere sensazioni alla “provaci ancora Sam” preferisco guardarmi un film con Humphrey Bogart.

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