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- Semplicemente delizioso, molto ben scritto e rende l'idea del famoso "ambiente" torinese degli anni 70. Il giallo fa da filo conduttore ma sembra più un pretesto per la descrizione di personaggi un po' sopra le righe e fuori dal comune...forse anche un po' fuori dal mondo a parer mio. Anna Carla mi è simpatica ed antipatica allo stesso tempo, forse a causa della sua "superficialità", ma il suo personaggio non potrebbe essere altrimenti. Sembra il prototipo della tipica signora bene intelligente e frivola, annoiata dalla benestante routine che non esita a gettarsi a capofitto in quello che per lei sembra un gioco e ad uscirne velocemente nel momento in cui il divertimento è finito.
Un affresco di un'epoca e di uno status sociale della nostra Italia.
domenica 2 settembre 2012
La donna della domenica di Fruttero e Lucentini
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