- *** Attenzione: di seguito anticipazioni sulla trama (SPOILER) ***
Paloma e Renée: le due voci narranti del libro, le vorrei come amiche.
- (4,9 stelle)
L'eleganza del riccio | |
Muriel Barbery | |
Collana: | Dal Mondo |
Area geografica: | Letteratura francese |
Traduzione: | Emanuelle Caillat Cinzia Poli |
ISBN: | 9788876417962 |
EBOOK ISBN: | 9788876419409 |
Pagine: | 335 |
Data di pubblicazione: | ottobre 2007 |
- Ho rimandato a lungo la lettura di questo libro perché, avendo già visto la trasposizione cinematografica, già sapevo che mi avrebbe fatto soffrire. E così è stato infatti. Me lo sono centellinato, assaporato, gustato con calma, sia per il piacere di farlo che per rimandare il triste epilogo della storia.
Volendo in questo finale ci si può anche trovare il positivo, ma resta il fatto che mi sono ritrovata sul letto a piangere a dirotto contro l’ingiustizia di una morte che va a colpire la vita proprio nel momento del suo massimo fulgore.
Non mi sento di consigliare a tutti questo romanzo, credo che chi non ama i ragionamenti troppo complicati e i discorsi filosofici potrebbe trovarlo noioso o supponente, per me invece è stato molto bello; ammetto che la mia scarsa preparazione umanistica mi ha creato qualche difficoltà di comprensione, ma nulla di insormontabile, e la lettura è stata una bella scoperta. Il taglio è originale, la storia in sé è originale, e gli spunti di riflessione sulla vita sono infiniti.
Contrariamente a quanto pensassi non mi viene da scrivere molto su questa storia, non mi va di analizzare ogni sua parte con una riflessione postuma perché mi sembra quasi di sciupare il racconto, di rovinarlo con un riassunto non all’altezza del suo valore. Per non parlare delle citazioni, ho costellato il libro di sottolineature!
Non è un libro perfetto ma è un libro molto bello, un libro dove si scopre l’amore per la cultura vera, una cultura che non necessariamente deve essere sfoggiata superficialmente come spesso accade bensì custodita dentro di sé, una cultura che ci rende migliori come persone, una cultura che può abitare dentro un corpo apparentemente privo di attrattive, dentro una persona dall’aspetto umile alla quale non daremmo un soldo bucato.
Se amate la filosofia o se vi volete accostare ad essa leggete questo delizioso romanzo, se siete brutti anatroccoli leggete questo romanzo, se avete paura della morte leggete questo romanzo… insomma, leggete “L’eleganza del riccio”, vale la pena.
Citazioni fotografiche tratte da "l'eleganza del riccio" Edizioni e/o-
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Questa lettura è stata una caccia al collegamento, in ogni storia ho cercato il filo rosso che la collegasse alle altre e dopo aver incrociato lo stesso personaggio in uno o più racconti ho capito che l'unico vero filo rosso è costituito dall'isola sul quale tutte le vicende sono ambientate.
Queste storie che in apparenza potrebbero sembrare leggere, portate da un soffio di vento, in realtà mi hanno suscitato emozioni e lasciata un po' disturbata, forse per la loro sospensione, per il non definire per bene le cose, per quella parte surreale che mi spaventa perché non spiegabile con il raziocinio.
Mi sto scoprendo più concreta di quanto credessi, l'irresoluto mi affascina ma mi turba, cerco una logica, una spiegazione tangibile anche in ciò che non è nato per essere razionale e forse qui sta il mio errore. Queste storie sono nate da un gioco infantile e maturo, e come tale dovrei prenderle senza cercare pedissequamente una spiegazione, una conclusione definitiva, rovinando così lo spirito del libro. Sono storie da prendere e gustare così, di un'isola, dove il vento porta e toglie, dove un gatto e un corvo possono decidere la vita e la morte delle persone, sono favole serie.
Lo stile è molto piacevole, una scrittura che si legge volentieri, accurata, garbata, ironica, leggera e profonda allo stesso tempo.