martedì 1 luglio 2014

Il barone rampante di Italo calvino

Copertina di Il barone rampante
Un dovere leggere Calvino 
 
Probabilmente se non avessi ascoltato l'audiolibro letto da Manuela Mandracchia non sarei riuscita a portare fino in fondo questa storia che non incarna esattamente i miei gusti letterari; grazie all'espressività della lettrice ho potuto assaporare comunque le parti che mi rimanevano meno interessanti.
Arrivata alla mia età non potevo esimermi dal leggere un classico come Calvino, ed ho preferito iniziare con qualcosa che ritenevo fosse abbordabile come questo romanzo.
La storia è sicuramente una metafora della scelta di non adeguarsi a ciò che non reputiamo giusto, di non scendere a compromessi, mai.
Alcuni passaggi mi sono piaciuti molto, altri molto meno, sinceramente se non si fosse parlato di gatti infilzati con lo spadino e uccisioni di varie bestiole sarei stata più contenta, ma questo forse è un problema della mia personale sensibilità nei confronti degli animali.
Come ho già detto non rappresenta il genere di letteratura che prediligo, è tuttavia impossibile non riconoscere a Calvino i meriti in qualità di scrittore e la fantasia usata per esprimere alcuni concetti. Apprezzabili anche i richiami storici che si intrecciano alle vicende personali del protagonista e ci fanno calare perfettamente nel periodo in cui il racconto si svolge. 

CITAZIONI 

“Ma questi sono bambini che la sera le madri non gridano per farli tornare, ma gridano perché sono tornati, perché vengono a cena a casa, invece d’andare a cercarsi da mangiare altrove” 

“ i doveri dei cittadini liberi ed eguali o le virtù dell’uomo che segue la religione naturale diventavano regole d’una disciplina spietata, articoli d’una fede fanatica, e al di fuori di ciò non vedeva che un nero quadro di corruzione, e tutti i nuovi filosofi erano troppo blandi e superficiali nella denuncia del male, e la via della perfezione, se pur ardua, non consentiva compromessi o mezzi termini” 

“finché non morì, senza aver capito, dopo una vita intera dedicata alla fede, in che cosa mai credesse, ma cercando di credervi fermamente fino all’ultimo” 

“«Però, è così bravo», «Però, certe cose le fa bene», col tono di chi vuol fare apprezzamenti obiettivi su persona di diversa religione, o di partito contrario, e vuol mostrarsi di mente così aperta da comprendere anche le idee più lontane dalle proprie.”

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