“TRADUTTORE:
CURATORE: Nozzoli, Anna
CODICE ISBN E-BOOK: 9788897313526
DIRITTI D’AUTORE: si
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TRATTO DA: I vecchi e i giovani / Luigi Pirandello ; a cura di Anna Nozzoli ; cronologia di Simona Costa – Milano : A. Mondadori, 1992 – LXI, 549 p. ; 19 cm
CODICE ISBN FONTE: 88-04-36548-X”
Passi di: Luigi Pirandello. “I vecchi e i giovani”.
Lettura ascoltata mediante il Podcast letto da Massimo Popolizio di Ad alta voce Radio 3
POVERA MEMORIA MIA!
Lettura tormentata dalla mia incapacità di tenere a mente i personaggi…tanti, troppi! Purtroppo non sono riuscita a godere appieno della storia proprio a causa della confusione mentale che mi si è creata in testa, non riesco, nemmeno a libro finito, a ricordare il nome di un personaggio, dico uno. Altre volte ho trovato difficile tenere i fili delle storie e dei nomi ma stavolta è stato un dramma. Posso solo dire che al di là di protagonisti e comprimari ho goduto di qualche passaggio per la sua fruibilità indipendente dalla storia, per l’acutezza tipica di Pirandello nel descrivere situazioni.
Mi è parso un Pirandello diverso da quello che conosco, ho letto recentemente le Novelle e sinceramente le ho apprezzate infinitamente di più, ne I vecchi e i giovani mi pare di ravvisare uno stile meno intimista e più pacato, forse a tratti macchiettistico.
Una menzione speciale va a Massimo Popolizio il quale ha eseguito una lettura a mio parere magistrale.
A questo punto non saprei che dire di più se non riportare le citazioni dei concetti che ho estrapolato dalle vicende del libro.
“Ma se togliete od oscurate agli uomini ciò che dovrebbe splendere eterno nel loro spirito: la fede, la religione? Orbene, questo aveva fatto il nuovo governo! E come poteva più il popolo starsi quieto tra le tante tribolazioni della vita, se più la fede non gliele faceva accettare con rassegnazione e anzi con giubilo, come prova e promessa di premio in un’altra vita? La vita è una sola? questa? le tribolazioni non avranno un compenso di là, se con rassegnazione sopportate? E allora per qual ragione più accettarle e sopportarle? Prorompa allora l’istinto bestiale di soddisfare quaggiù tutti i bassi appetiti del corpo!”
“…a poco a poco, dopo la prima scossa nel riveder l’amico e ora per la commozione crescente nel rievocare gli antichi ricordi della gioventù, cominciava a scomporsi in loro la coscienza presente, e con una specie di turbamento segreto che li inteneriva avvertivano in sé la sopravvivenza di loro stessi quali erano stati tanti e tanti anni addietro, con quegli stessi pensieri e sentimenti che già da un lungo oblìo credevano oscurati, cancellati, spenti. Si dimostrava vivo in quel momento in ciascuno di loro un altro essere insospettato, quello che ognun d’essi era stato trent’anni fa, tal quale; ma così vivo, così presente che, nel guardarsi, provavano una strana impressione, triste e ridicola insieme, dei loro aspetti cangiati, che quasi quasi a loro medesimi non sembravano veri”
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