giovedì 7 aprile 2016

Fosca di Iginio Ugo Tarchetti

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Fosca
Di Iginio Ugo Tarchetti
Editore: Mondadori (Oscar Classici 138)
Lingua: Italiano | Numero di pagine: 183
Isbn-10: 880431687X | Isbn-13: 9788804316879

 Credevo fosse Romanticismo e invece era Scapigliatura

Questo romanzo mi era rimasto nella memoria e non lo sapevo. Quando sono andata a vedere sul sito di Ad alta Voce quali titoli potessi ascoltare ed ho visto Fosca di iginio Ugo Tarchetti ho subito pensato/sperato che fosse la storia vista in tv tanti anni fa, la storia con quell’attrice imbruttita e magrissima che chissà perché mi aveva tanto colpita. E quella era. Dopo aver iniziato l’ascolto del libro mi sono documentata ed ho scoperto  che il film che mi era rimasto così impresso da ragazzina era “Passione d’amore” di Ettore Scola e che l’attrice in questione è Valeria D’Obici.

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Valeria D’Obici interpreta Fosca nel film “Passione d’amore” di Ettore Scola.

Se avessi dovuto definire questa storia prima di documentarmi avrei detto che si tratta di un romanzo estremamente romantico, e, da un punto di vista letterario, mi sarei sbagliata; trattasi infatti di una storia facente capo alla corrente della Scapigliatura, anche se in fin dei conti  mi sono sbagliata di poco, poiché quando penso al Romanticismo immagino lo sturm un drang tedesco (in italiano Tempesta e impeto) più che il Romanticismo italiano.

Ma lasciamo da parte le correnti letterarie e le definizioni, che poco mi si confanno, e veniamo alla storia. Pur non essendo un amante dei racconti di amori estremi Fosca mi è piaciuto abbastanza, non so quanta parte abbia avuto la memoria del film visto da giovane e quanta ne abbia avuta la bella lettura di Alberto Rossatti, sta di fatto che il romanzo mi ha appassionata e l’ascolto è volato in un soffio. Mi ha ricordato un po’ il tema delle favole in cui c’è la sorella bella e quella brutta, qui non si parla di sorelle ma di due donne entrambe legate in modo diverso allo stesso uomo, una incarna la bellezza e la semplicità dell’animo sereno, l’altra la bruttezza e la passionalità ed il tormento. Una dicotomia tra il bello e il brutto, tra il semplice ed il complesso, tra il sereno ed il tormentato. Di fatto il protagonista ama il bello ma non riesce a distaccarsi dal brutto che lo avvolge con la sua passionalità… sembra quasi uno specchio della vita stessa, dove raramente abbiamo un solo aspetto bensì un alternanza in cui spesso non ci è dato di scegliere, un’alternanza che forse è necessaria, contro il piattume dell’uniformità; Fosca è una donna affascinante, una figura molto più interessante di Clara con la sua perfetta bellezza e noiosa felicità, almeno a mio avviso.

Riporto una sola citazione:

Temo immiserire il valore e l’aspetto delle mie passioni, tentando di manifestarle; temo obbliarle tacendole.


Archiviato in:LE MIE RECENSIONI, Libri raccontati Tagged: tarchetti

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