venerdì 23 ottobre 2015

I giorni dell'abbandono: storie lasciate a metà.

 Il processo

Di Franz Kafka

Editore: Einaudi (ET Classici)

Lingua: Italiano | Numero di pagine: 259 |

Isbn-10: 8806223429 | Isbn-13: 9788806223427

Traduttore: Primo Levi



Un capolavoro se si riesce a leggerlo.
Ieri sera mi appresto a prendere finalmente in mano "Il processo" di Kafka, sapendo già che sarà angoscioso e come finirà, con che cuore mi accingo a leggere questo libro? Leggendo la trama e la nota del traduttore già mi sento catapultata in un atmosfera da "Fahrheneith 451" o "1984" ma inizio a leggere.
Dopo venti pagine il senso dell'assurdo, di impotenza, d'incomprensione e di angoscia mi hanno già travolta.
Chiudo il libro ma non riesco a dormire.
Provo a contare le pecore, come mi ha insegnato mio marito, ma su di me non funziona.
Dopo una notte agitata penso che forse il messaggio lo si capisce già dalle prime pagine e non è necessario continuare una lettura che mi da così fastidio... forse è un libro da leggere il giorno.
Decido di abbandonarlo, con dispiacere e facendo tanto di cappello all'autore che è riuscito nel suo intento disturbante.

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L'ultima Contessa di famiglia di Antonio Barolini




Editore: Feltrinelli (I narratori; 124)

Lingua: Italiano | Numero di pagine: 311 | Formato: Copertina rigida

Isbn-10: A000217798 | Data di pubblicazione: 20/03/1968 | Edizione 1




Rilassante, anche troppo. 


Abbandonato dopo aver letto sette racconti. Il libro è scritto in modo piacevole ma non l'ho trovato eccessivamente interessante o stimolante. Si tratta di una serie di ricordi familiari nei quali ho riscontrato più la dolcezza del ricordo, la piacevolezza che si potrebbe avere se si facesse parte della stessa famiglia nell'ascoltare le storie dei propri avi; ma non facendo parte di questa famiglia, da lettrice esterna sinceramente non mi hanno appassionato e alla lunga mi stavo annoiando. Dei sette che ho letto quello che mi è piaciuto forse di più è il primo, più ironico forse ma soprattutto ambientato in America e per questo narrante atteggiamenti a me ignoti e che mi incuriosivano maggiormente.

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Il soccombente di Thomas Bernhardt


Traduzione di Renata Colorni
1999, 9ª ediz., pp. 186 
isbn: 9788845914935








Pensai. 

No, non ce la faccio. Questo libro è un'istigazione al suicidio per ogni artista che non sia un genio, ed io un genio non lo sono... ma non voglio né suicidarmi né smettere di dipingere.
Inoltre questo intercalare continuo del verbo "pensai" mi ha reso quasi isterica.
No, non è un libro per me.
Proverò altro di questo autore perché un amico me ne ha parlato benissimo, sperando in qualcosa di diverso da "Il soccombente".


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