giovedì 8 agosto 2013

Norwegian Wood di Haruki Murakami

Copertina di Norwegian Wood

La fiera del suicidio (3,5 stelle)
Questo romanzo mi ha depressa...il tasso di suicidi raccontati è decisamente alto e la tristezza distaccata che ha pervaso tutto il libro è stata sopportabile solo grazie alla bravura di Murakami. Diciamo che fino a pagina 200 circa il libro mi piaceva molto anche se mi deprimeva moralmente, poi è peggiorato appesantendosi eccessivamente di elucubrazioni talvolta sterili che solo i giapponesi possono fare. All'età di vent'anni, quella dei protagonisti, sicuramente "elucubravo" anche io, ma in modo diverso...ma io non sono giapponese in effetti.
Non conosco e non amo particolarmente la cultura nipponica, tuttavia, ogni tanto, mi piace leggere qualcosa che si discosti dal modo di scrivere e pensare occidentale. Lo stile di Murakami non è eclatante, sembra che racconti in sordina, i suoi personaggi anche quando fanno discorsi ed azioni forti non sono urlati, anche le cose più assurde sono fatte e dette con pacatezza e distacco, e questo da un lato mi affascina e dall'altro mi impedisce di amarlo fino in fondo.Ma in fin dei conti che questo distacco sia in pieno stile giapponese.
Alcuni dialoghi mi hanno ricordato quelli di vari cartoni animati giapponesi, che, già quando ero più giovane, mi avevano colpito per il modo di ragionare un po' assurdo...ma evidentemente quello che per me è assurdo per altri può essere la norma, la logica.
Citazione: -Sai qual'è il più grosso vantaggio di essere ricchi? -Non lo so. -La libertà di poter dire che non hai soldi.

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