giovedì 29 agosto 2013

Giochi di mani di Juan Goytisolo

Copertina di Giochi di mani

Personaggi impossibili da amare
Quando inizi a leggere un libro ti rendi conto subito dalle prime pagine se hai a che fare con un libro di serie A o con uno di serie B, e ci sono dei libri che sono oggettivamente delle opere letterarie e non dei romanzetti. Questo è un'opera letteraria.
Mi è piaciuto subito il modo di scrivere pur avendo trovato delle difficoltà con la storia, con i personaggi e con certe parti in cui l'avversione per ciò che leggevo mi faceva chiedere perchè continuassi a leggere.
A parte la mia ormai conclamata difficoltà con i nomi dei personaggi ( che qui sono abbastanza e vengono chiamati indifferentemente con il nome di battesimo o con il cognome, il che rende ancor più arduo collocarli e ricordarli)la difficoltà maggiore è stata quella di entrare nella mentalità dei protagonisti, ed infatti non ci sono riuscita, forse proprio per questo ho odiato la maggior parte di loro.
I personaggi non vengono presentati molto dall'autore, ce li ritroviamo lì che parlano tra di loro di argomenti che si chiarificano man mano che la storia va avanti. Il libro è ambientato nella Spagna degli anni sessanta e i protagonisti sono dei giovani borghesi che disprezzano la borghesia e che progettano un attentato...Neanche a dirlo che la cosa finirà male, in special modo per l'unico personaggio a cui era, a mio avviso, possibile affezionarsi un po'.
Sicuramente è un libro di denuncia verso il regime ma coloro che disprezzano questo regime non sono affatto migliori secondo me, li ho trovati odiosi, privi di morale e se un barlume di pentimento è venuto fuori qua e là è stato comunque soffocato quasi subito dalla codardia, dalla debolezza, dall'infantilità...
Un bel libro che mi ha lasciato l'amaro in bocca perchè la tristezza sucscitatami non è quella tristezza piacevole che crea commozione ed è liberatoria, è una tristezza che assomiglia più allo sgomento nel rendersi conto che i personaggi comunque erano veri, verissimi, come tanti giovani della vita reale che ci sono stati, che ci sono e che sempre ci saranno.

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