lunedì 5 agosto 2013

Amori ridicoli di M.Kundera

Copertina di Amori ridicoli

Kundera e i suoi uomini
Questa serie di racconti mi è piaciuta forse più de “l’insostenibile leggerezza dell’essere”, anche se non mi ha dato un’emozione pari a quella provata nelle ultime pagine del romanzo.
Non tutti i racconti sono dello stesso livello, seppur mantenendo una certa qualità un paio di questi li ho trovati un po’ stanchi, i miei preferiti sono : Nessuno riderà, Il falso autostop e Il simposio. Ad ogni modo ognuno di essi è stato spunto di riflessione filosofica sulla vita e sulle persone. Gli amori di cui si parla nel libro sono effettivamente ridicoli, perchè nessuno di questi personaggi in fondo mi pare sappia amare veramente, e con questa incapacità di fondo un amore non può essere definito tale, soprattutto se dettato da un ritorno personale diventa ridicolo. Mi sembra che gli uomini di Kundera abbiano un po’ tutti lo stesso “vizio”, quello di collezionare donne, sono quasi tutti accomunati dall’infedeltà verso le donne. Alcuni di loro sono più fedeli ad una propria morale, ad un proprio stile di pensiero più che ad una donna in carne e ossa. Spesso infatti il tema affrontato è anche quello dell’onestà verso se stessi e gli altri: mentire agli altri e rimanere fedeli a se stessi oppure non mentire e pagare le conseguenze della propria sincerità?
In “Nessuno riderà” la menzogna detta al fine di non complicarsi la vita porterà invece a conseguenze disastrose e a complicazioni ben peggiori di quelle iniziali da cui la menzogna era scaturita. In “Eduard e Dio” invece verità e menzogna si fondono nel protagonista ma alla fine è mentire a tutti che lo metterà al riparo da noie e fastidi.
Questo è un libro che volendo lo si potrebbe rileggere con molta calma e riflettere, si potrebbe filosofeggiare sui suoi contenuti per molti giorni, devo ammettere però che fare ciò la sera a letto, con la stanchezza della giornata addosso, è un po’ difficile, l’unica cosa che riesco a fare, oltre a trattenere una sensazione di aver capito il concetto, è sottolineare qualche frase in modo da ritrovarla facilmente in un secondo momento e “rimacinarla” con calma.

Citazioni:

“...tu pensi che una bugia sia uguale all'altra, e sembrerebbe che tu abbia ragione. Ma non è così. Io posso inventarmi qualsiasi cosa, posso prendermi gioco della gente, dare vita a mistificazioni e ragazzate… e non ho la sensazione di essere un bugiardo e non ho la coscienza sporca, quelle bugie, se vuoi chiamarle così, quelle bugie sono, così realmente sono, con simili bugie io non fingo, con simili bugie in fondo dico la verità. Ma ci sono cose nelle quali non riesco mentire. Ci sono cose nelle quali sono penetrato, delle quali ho compreso il senso, cose che amo e che prendo sul serio. E lì non è possibile scherzare. Se mentissi, umilierei me stesso, e questo non va, non me lo chiedere, non lo farò. “

“Quando credi ciecamente in una cosa, la tua fede finisce per portarla all'assurdo. Il vero seguace di una fede politica non prende mai sul serio i suoi sofismi ma solo di scopi pratici che si nascondono dietro quei sofismi. I sofismi e le frasi fatte della politica non esistono perché ci si creda; devono invece servire come una sorta di giustificazioni comune e concordata; gli sciocchi che li prendono sul serio primo poi ne scoprono le contraddizioni, cominciano ribellarsi e finiscono ignominiosamente come gli eretici e gli apostati.”

“ L’erotismo non è soltanto desiderio di un corpo, ma in uguale misura anche desiderio di stima. Il partner che avete conquistato, che vi desidera e vi ama, rappresenta il vostro specchio, la misura di ciò che siete e di ciò che volete.”

Nessun commento: